Ciclo della vita e rinascita della natura, passa tutto per i fusilli

Pasta, simbolo dell’eccellenza italiana, è il prodotto che meglio descrive l’artigianato della nostra
nazione. Partendo dal grano, la cui lavorazione è in mano ad aziende agricole ecosostenibili e
biologiche; passando per la molitura del grano stesso, lavorato in maggioranza da mulini a pietra che ci ricorda l’importanza delle tecniche antiche; fino ad arrivare alla lavorazione del prodotto finito, ovvero la farina, che in Italia viene sfruttata in maniera costante per essere parte integrante della cultura culinaria. Tutto questo per far si che il lavoro prodotto nell’arco di un anno, da diversi protagonisti e in diversi luoghi, possa confluire in un unico, inimitabile e senza tempo piatto di pasta.

Sottolineando la passione per la filiera agroalimentare e data l’innata capacità di creare con un pugno di farina dei prodotti originali, non è un caso che in Italia si contino più di 300 tipi di pasta differenti, numero che continuerà a crescere vista la voglia continua di creare nuovi formati.

Ma prima di parlare del nuovo è sempre bene dare uno sguardo al passato, perché è da lì che parte tutto, e perché non farlo partendo da una regione che, seppur piccola e di cui molti negano l’esistenza, ci da un grande insegnamento sulla manualità e sulla tradizione? Ebbene sto parlando proprio del Molise e della sua lunga storia nel settore della pasta, che ha dato origine a ben 12 formati, uno più gustoso dell’altro. Sebbene quando si parla di Molise e pasta la prima cosa che viene alla mente siano i cavatelli, e con tutto le buone ragioni, esiste un formato la cui lavorazione è ancora più antica ed impegnativa, sto parlando dei fusilli.

La forma caratteristica dei fusilli nasce dalla creatività delle donne molisane che, con pazienza e maestria, arrotolavano l’impasto intorno a un ferro da calza, il fuso, creando così una pasta perfetta per intrappolare i sughi. L’antica lavorazione, infatti, prevede che ogni singolo fusillo sia passato intorno al fuso il che richiede molto tempo e soprattutto abilità nel creare sia l’impasto che la tipica forma. Oggi giorno, causa l’industrializzazione e le tempistiche ristrette, i fusilli che conosciamo sono ben diversi dai fusilli tradizionali, per forma, infatti i primi sono elicoidali anziché bucati al centro, e per lavorazione, la cui forma viene conferita da trafilature in bronzo.

Questa tipologia di pasta è perfetta per i sughi corposi a base di carne, come il vitello o l’agnello, e non è un caso che il Molise sia la patria proprio del gustosissimo ragù di agnello; la combinazione dei due non solo racconta un pezzo di storia e cultura italiana, ma dona in bocca un’esplosione di sapori che abbraccia il Molise nella sua più calorosa e gustosa essenza.

Non hai ancora provato i fusilli tradizionali molisani? Questa è la scusa perfetta per visitare il Molise, che tra mare, colline e montagne offre, nei propri agriturismi sparsi per tutta la regione, la possibilità di gustare piccoli pezzi della tradizione e di mettersi alla prova con corsi di cucina, sempre mostrando la gioia e la voglia della condivisone che manifesta la sua presenza intorno alle tavole molisane.

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Vincenzo

Mi chiamo Vincenzo,  ho 39 anni e vivo a Guglionesi. Dopo anni di esperienza fuori Regione e all’estero ho deciso

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